La Federazione Italiana Pallavolo, assieme ai suoi rappresentati dislocati sul territorio nazionale, si rende perfettamente conto di quelle che sono le priorità delle attività di Governo, ma al contempo ritiene fondamentale, arrivati a questo punto, far sentire fortemente la propria voce su una tematica che è vitale per la sopravvivenza stessa dell’attività di base. Da sempre, infatti, la pallavolo e la scuola condividono spazi, infrastrutture e percorsi educativi, dando vita a un binomio importante che costituisce un elemento fondamentale di vita del Paese. L’aspetto sociale dell’attività sportiva, e di quella pallavolistica nello specifico, non può essere considerato di secondaria importanza. La FIPAV ritiene, con estrema convinzione, che la didattica e lo sport debbano essere considerati importanti aspetti complementari per la formazione culturale ed educativa-comportamentale dei più giovani.
La pratica sportiva ha dunque la necessità di riappropriarsi dei propri ambienti dove centinaia di migliaia di giovani coltivano quotidianamente i propri sogni, speranze ed emozioni; luoghi del cuore senza i quali discipline come la pallavolo sarebbero estremamente penalizzate.
Per la FIPAV è arrivato quindi il momento di porre sentitamente all’attenzione dell’opinione pubblica questo tema: nelle palestre non ci sono solo palloni, reti e ginocchiere; ci sono molte altre cose, tra le quali desideri e sogni che non possono più rimanere chiusi. I momenti di gioco e divertimento fanno parte della vita di centinaia di migliaia di ragazzi ai quali non si potrà negare questo aspetto ancora per lungo tempo.